Netflix e Shonda Rhimes hanno suggellato il loro patto milionario con Bridgerton, la prima serie nata dalla collaborazione tra i due colossi.
Il period drama ha racimolato un successo esorbitante, al punto tale da portare la piattaforma di streaming a un pluri-rinnovo ben notevole. La serie è infatti confermata fino alla quarta stagione.
Ecco perciò cinque curiosità sul prodotto hit originale:
Sono stati creati 7500 costumi
Per soli otto episodi, la grandissima equipe di costumiste, a capo della quale c’è Ellen Mirojnick, ha realizzato a mano 7500 costumi originali, con annessi accessori tipici dell’epoca. Soltanto a Daphne, la protagonista della season 2, sono stati destinati 104 abiti.
Ogni famiglia ha una palette di colori
Lo stile unico, risultato dell’enorme lavoro di cui sopra, si percepisce da differenti dettagli per niente secondari. Ognuna delle famiglie più importanti della storia, ad esempio, ha a sé dedicata un’intera palette di colori, emblema delle personalità che le caratterizza. I Bridgerton, con la loro reputazione eccelsa, indossano abiti dai colori sobri, principalmente sui toni del pastello. I Featherington, gli outsider della serie, hanno dedicati colori brillanti, come i loro capelli. Il Duca, invece, veste di rosso e oro, colori che sottolineano la sua regalità.
Il Duca non sarà nella seconda stagione
Dopo aver firmato un contratto della durata di una sola stagione, Regé Jean Page, il cui personaggio sarebbe stato alquanto accessorio nel secondo ciclo di episodi, ha deciso di non cedere alle lusinghe di Netflix e di non tornare nuovamente a vestire i panni del Duca. Nonostante l’offerta di ₤ 50.000 a episodio, l’attore ha rifiutato la proposta del colosso di streaming, visti gli imponenti impegni lavorativi sopraggiunti. Si vocifera poi anche di divergenze tra Page e Shonda Rhimes.
La regina è anacronistica
La Regina Charlotte, personaggio non presente nei libri di Julia Quinn da cui è tratta la serie, è stata creata appositamente per il prodotto Netflix. La scelta di renderla nera, poi, è sicuramente anacronistica rispetto all’Inghilterra ai tempi della Reggenza, ed è stata effettuata per una maggiore rappresentazione.
La voce narrante è di Julie Andrews
La voce che accompagna tutta la serie è prestata da una grandissima leggenda cinematografica, vale a dire Julie Andrews. Quest’ultima presta perciò le sue corde vocali alla mitica Lady Whisteldown.
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