La terza stagione di Bridgerton ha fatto e sta facendo molto parlare di sé, non soltanto per la coppia al centro della storia, ma anche per il personaggio di Francesca e per ciò che la riguarda.
Difatti, la ragazza, in una stagione che non doveva vederla protagonista, è convolata a nozze e, durante l’ultimo episodio, ha fatto la conoscenza di un personaggio molto atteso dai lettori, ma totalmente differente da ciò che questi ultimi si aspettavano.
Il Michael dei libri è infatti diventato Michaela nella serie Netflix.
Il pubblico, soprattutto quello della saga letteraria scritta da Julia Quinn, si è fatto sentire e ha mostrato il suo dispiacere nei confronti del cambio di genere del personaggio, in relazione a come questa caratteristica si concatena nel percorso di vita di Francesca, — seguono spoiler — una donna desiderosa di diventare madre, con difficoltà di concepimento e di portare a termine una gravidanza, che resta vedova in una casa che passa al parente più prossimo del suo defunto marito, proprio tale Michael.
Dopo il susseguirsi di commenti lasciati dai fan su tutti i social della serie e delle persone coinvolte, Julia Quinn, autrice dei romanzi, ha così commentato la faccenda:
“Cari Lettori,
Molti fan di Bridgerton hanno espresso la loro sorpresa, e per alcuni, delusione per il colpo di scena alla fine della terza stagione di Bridgerton: che Michael Stirling, di cui Francesca si innamora in “Amare un libertino”, sarebbe invece Michaela.
Chiunque abbia visto un’intervista con me negli ultimi quattro anni sa che sono profondamente impegnata a rendere il mondo di Bridgerton più diversificato e inclusivo mentre le storie passano dal libro allo schermo. Ma cambiare il genere di un personaggio importante è un cambiamento enorme, e quindi quando Jess Brownell mi ha proposto per la prima volta l’idea di trasformare Michael in Michaela per la serie, avevo bisogno di maggiori informazioni prima di dare il mio consenso.
Mi fido della visione di Shondaland per Bridgerton, ma volevo essere sicura che potessimo rimanere fedeli allo spirito del libro e dei personaggi. Jess e io ne abbiamo parlato a lungo. Più di una volta. Ho chiarito che per me era estremamente importante che l’amore profondo di Francesca per John fosse mostrato sullo schermo. Quando ho scritto “Amare un libertino”, ho dovuto lottare per includere i primi quattro capitoli, che stabiliscono quell’amore. Il mio editore era preoccupato che scrivere dell’amore di Francesca per John avrebbe tolto importanza al ruolo di Michael come eroe romantico finale. Ma sentivo che se non avessi mostrato quanto profondamente lei amasse John, e quanto profondamente anche Michael, suo cugino, lo amasse, allora i loro sensi di colpa nell’innamorarsi l’uno dell’altro dopo la morte di John non avrebbero avuto senso. Non volevo solo dire al lettore che lo amavano. Volevo che il lettore lo sentisse.
Ora sono fiduciosa che quando Francesca avrà la sua stagione di Bridgerton, sarà la storia più emotiva e straziante della serie, proprio come “Amare un libertino” è sempre stato il vero strappalacrime della serie di libri di Bridgerton. Onestamente, potrebbe essere ancora più toccante, dato che John avrà molto più tempo sullo schermo di quanto ne abbia mai avuto sulle pagine, e penso sia giusto dire che ci siamo tutti un po’ innamorati di lui.
Grazie ai lettori e ai fan per il vostro feedback. Sono grata per la vostra comprensione e toccata dal vostro profondo impegno nei confronti dei personaggi del mondo di Bridgerton. Vi chiedo di concedere a me e al team di Shondaland un po’ di fiducia mentre andiamo avanti. Penso che finiremo con due storie, una sulla pagina e una sullo schermo, e saranno entrambe belle e commoventi.
Grazie.
Julia Quinn”