Ha stregato il grande pubblico, che si è accorto di lui e non lo ha più dimenticato, col ruolo di Pasquale Peluso ne L’Amica Geniale.
Così naturalmente calato nei panni di un ragazzo dal grande cervello e dai pensieri rivoluzionari e attenti al mondo che lo circonda, Eduardo Scarpetta ha dato grande spessore e tridimensionalità allo sfortunato giovane napoletano a cui ha prestato il volto.
Era già noto al mondo dell’arte grazie ai suoi trascorsi teatrali e alla sua presenza in Capri-Revolution di Mario Martone. Ma è stato il piccolo schermo che lo ha fatto conoscere all’Italia intera, e non solo. La serie in onda su Rai1 è infatti una collaborazione tra l’azienda italiana e la mastodontica HBO statunitense, per la quale My Brilliant Friend – questo è il nome internazionale del prodotto audiovisivo nato dai libri di Elena Ferrante – è stata venduta in tutto il mondo.
Da quel momento l’attenzione sul ventisettenne è accresciuta notevolmente, spostandosi su quel nome e cognome imponenti, e chiedendosi se effettivamente non si trattasse di un’omonimia. E infatti non lo è.
Eduardo Scarpetta è il figlio del suo amatissimo e compianto Mario Scarpetta, a sua volta figlio di Eduardo, figlio di Vincenzo, figlio dell’immenso Eduardo Scarpetta che tutti ricordano.
Nei casi come questi, quando qualcuno porta avanti una particolare arte con un cognome così incredibilmente noto e apprezzato, si è soliti essere ancor più critici di quanto lo si sarebbe nei confronti di un normale artista.
Ma l’Eduardo Scarpetta del ventunesimo secolo è riuscito a convincere lo Stivale nella sua totalità, orgoglioso di essere la patria di un simile talento, e convinto che sia degno del cognome che porta (ma lo sarebbe stato nonostante il palese dono artistico).
È arrivato poi Carosello Carosone, il film TV sul celeberrimo musicista Renato Carosone, in qui Scarpetta era il protagonista della scena e dei social tutti, che esaltavano il lavoro dell’attore, ormai una certezza del panorama italiano.
Nel frattempo, infatti, il giovane attore ha lavorato a molteplici film, tra i quali figura Qui rido io, anch’esso di Mario Martone, nel quale impersona il bisnonno Vincenzo Scarpetta, mentre Toni Servillo presta il volto al capostipite della grandiosa famiglia.
E, ancora, un altro grande scommette su di lui.
È infatti stato scelto per essere al centro di un ulteriore importante prodotto: la serie Le fate ignoranti, dall’omonimo film di Ferzan Özpetek, che è impegnato anche in questo progetto.
Una lunga carriera si prospetta per l’attore, che trasuda compostezza, consapevolezza, eleganza e grande integrità professionale e umana.
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