Il 3 agosto arriva su Netflix la seconda stagione di una serie originale molto amata dal pubblico. Si tratta di Heartstopper, il teen drama LGBTQIA+ basato sugli omonimi fumetti e graphic novel, già rinnovato per la terza stagione.
Abbiamo visto i nuovi episodi in anteprima e ve ne parliamo, dopo il trailer ufficiale, in una recensione priva di spoiler.
La narrazione del romance ha il via poche ore dopo la fine della season 1, sebbene l’esteriorità degli attori tradisca il tempo passato nella realtà. I nuovi episodi risultano invece fedeli alle cifre stilistiche della serie, suscitando nello spettatore le emozioni che furono tipiche del primo ciclo.
Anche stavolta l’attenzione è tutta sugli adolescenti, trattati davvero come tali, senza caratteristiche adulte attribuitegli, senza vite decontestualizzate e senza eccessi. Ad appoggiare questa decisione della sceneggiatura e di Alice Oseman, vi è il ruolo delle figure genitoriali, le cui presenze nelle vite degli studenti fanno fare a questi ultimi i conti con le loro azioni e, al tempo stesso, con la roulette russa che sentenzia su chi far diventare madri e padri.
Questa stagione, tripudio adolescenziale tra viaggio di istruzione a Parigi e ballo di fine anno, ha modo di focalizzarsi maggiormente sul gruppo, donando a ogni personaggio una storyline che lo liberi dell’apparente natura di plot driven e che provi a spuntare caselline dell’inclusività in maniera più o meno riuscita e naturale, a seconda del caso. Negli episodi inediti infatti si alza il tiro e si parla di svariate tematiche LBGTQIA+, approfondite e non ancora affrontate, dei risvolti emotivi e sociali del coming out, dei disordini alimentari, dell’autolesionismo, della consapevolezza e del rispetto per se stessi, delle relazioni tossiche, amorose e familiari che siano, e di molteplici altri aspetti personali e interpersonali.
Nonostante lo screen time ben distribuito, nulla viene sottratto al cuore dello show, ovvero alla coppia protagonista e alle caratteristiche che prevalgono nei caratteri dei due innamorati. L’insicurezza e la dolcezza di Charlie e la rettitudine e l’attenzione di Nick risultano ancora catalizzanti e rapiscono l’attenzione e le emozioni di chi guarda, grazie a una relazione che non ha nulla di patinato, di cinematografico e di eccessivo e che proprio per questo risulta fiabesca.
Heartstopper si riconferma una comfort series dalle componenti tecniche di buon livello nella quale rifugiarsi per un pomeriggio all’insegna della tenerezza e da usare per far affacciare il maggior numero di persone possibile ai principi che vuole rendere semplici e immediati.