Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere: Recensione in anteprima (senza spoiler)

Il 2 settembre debutterà su Prime Video l’attesissima serie originale Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere, prequel dei film del franchise diretti da Peter Jackson.

Abbiamo visto in anteprima i primi due episodi della stagione 1 e ve ne parliamo dopo il trailer con una recensione senza spoiler.

Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere è ambientato migliaia di anni prima degli eventi de Lo Hobbit e de Il Signore degli Anelli, durante la Seconda Era della Terra di Mezzo. In questo periodo si assiste alla forgiatura degli Anelli del Potere, all’ascesa di Sauron, alla caduta di Númenor e all’ultima alleanza tra Elfi e Uomini.
Per gestire meglio la continuità televisiva e introdurre alcuni personaggi chiave già nella stagione 1, la timeline degli avvenimenti è stata ridotta drasticamente rispetto ai 3.500 anni di durata della Seconda Era di Tolkien.

La nuova serie targata Prime Video non cerca di replicare di pari passo la formula che ha reso Il Signore degli Anelli uno dei franchise di maggior successo, ma prova una strada nuova in grado di accogliere un pubblico ben più ampio, potendo contare sulla maturità raggiunta oggi dal genere fantasy e dalle serie TV, nonché su una tecnologia che, in 20 anni, ha fatto passi da gigante.

Gli Anelli del Potere è l’esperienza fantasy più cinematografica che ci possa essere in TV, grazie a degli effetti speciali e a una fotografia capaci di catapultare lo spettatore nella Terra di Mezzo come mai prima d’ora, con ritmi che vengono dettati eccellentemente da una colonna sonora impressionante.
Già dai primi frame la sensazione è quella di essere di fronte a un kolossal cinematografico e non a una serie TV, frutto di un budget (465 milioni di dollari per la stagione 1) che, da questo punto di vista, è stato speso ottimamente.

Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere – Credits: Amazon

In soli due episodi, introdurre l’intera mitologia e il vasto mondo creati da Tolkien è pressoché impossibile, nonché deleterio per un medium, quello episodico, che può permettersi il lusso di concedersi un po’ per volta.

E così, i primi 120 minuti non bastano a svelare tutti i protagonisti della storia, come pure molto della trama rimane ancora celato.
Servono, invece, a presentare le razze principali, in un mix efficace di cinematografia e tone of voice che ben proiettano l’inchiostro tolkeniano: il giro di Arda inizia dalle ambientazioni in cui vivono i socievoli Hobbit Pelopiedi, tra colori caldi e dialoghi festosi; entrando nelle terre degli aggraziati Elfi si passa a colori nitidi, con un linguaggio aureo e nobile; poi è la volta degli Uomini, dove si spengono i colori e la lingua si impoverisce, il punto di partenza perfetto per introdurre le prime creature malvagie; infine i Nani, in un gioco di luci e ombre tra le montagne di Khazad-dûm, dove la popolazione pare più burbera e materialista.

Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere – Credits: Amazon

Gli Anelli del Potere presenta una struttura narrativa divisa in 5 storie principali, in ognuna delle quali troviamo un gruppo diverso di protagonisti che, però, non si incroceranno fino a momenti chiave della storia.
In questi primi due episodi troviamo da una parte Elrond, Celebrimbor e Durin IV verso la famigerata forgiatura, dall’altra Galadriel in una quest solitaria che la porterà a Númenor; lì incontreremo Pharazôn, Míriel, Elendil e Isildur; poi abbiamo i Pelopiedi e l’arrivo dello Straniero; infine l’elfo Arondir, l’umana Bronwyn e suo figlio in fuga da creature malvagie.

A vecchie conoscenze si uniscono volti inediti, creati ad hoc per legare alcune sottotrame e far convergere i vari gruppi di protagonisti, un escamotage necessario se consideriamo la forte compressione della durata della Seconda Era, a fronte della scarsità del materiale originale riguardante questo periodo.
L’amalgama tra ciò che è familiare e ciò che è nuovo sembra fin qui ben riuscita, nonostante i tempi stretti e il setup denso non abbiano ancora permesso di caratterizzare efficacemente i protagonisti.

Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere – Credits: Amazon

Se esteticamente i primi due episodi de Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere sono a oggi senza eguali nel panorama delle serie TV, si torna coi piedi per terra quando la grandiosa macchina visiva lascia spazio a una sceneggiatura più strutturata.
Nonostante la fluidità degli script, alcune scene – principalmente quelle tra elfi – sono segnate da dialoghi prolissi, lenti, a tratti retorici e talvolta manca quel graffio necessario a renderle memorabili al netto dell’epicità visiva.

Spostandosi nelle terre degli uomini, invece, lo sceneggiato risulta spesso prevedibile, culminando con una componente romance piuttosto stereotipata. È un dato poco incoraggiante se si pensa che qui è dove gli ideatori hanno avuto finora maggiore libertà creativa, potendo inventare ex novo buona parte dei personaggi e della trama. Ciò potrebbe creare un forte dislivello di qualità tra quanto ereditato da Tolkien e il nuovo, ma la percezione è che rimanga isolato ai primi episodi, dovendo mettere in moto una macchina enorme.

Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere – Credits: Amazon

Vent’anni dopo il successo de Il Signore degli Anelli, il prodotto originale di Prime Video trova una propria identità fondendo la cinematic experience alla serialità, con un piano di 5 stagioni durante il quale snocciolare trama e lore tolkeniano.

Questo progetto ambizioso riuscirà a consacrarsi se saprà rispondere ai primi due grandi interrogativi sorti con questa premiere: Gli Anelli del Potere dovrà innanzitutto trovare un equilibrio tra grandeur visivo e sceneggiatura, ma dovrà anche dimostrare di poter camminare con le proprie gambe una volta settato il world building tolkeniano, per offrire al pubblico un arco narrativo che dia un valore aggiunto al franchise quando l’effetto “WOW” del suo impianto cinematografico sarà metabolizzato.

Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere – Credits: Amazon

Fortunatamente, gli ideatori Payne e McKay hanno già delineato l’intera storyline e definito quale sarà il finale della serie e, dunque, potranno sviluppare la storia efficacemente senza ragionare stagione per stagione.
La sensazione è comunque quella di trovarsi di fronte a un progetto con tutte le carte in regola per entrare nell’olimpo del genere fantasy e alzare l’asticella dell’epicità televisiva.

Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere debutta il 2 settembre con i primi due episodi della stagione 1. A seguire, un episodio a settimana (ogni venerdì) fino al season finale del 14 ottobre, per un totale di otto episodi. La serie è già stata rinnovata per la stagione 2, che entrerà in produzione a ottobre.

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Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere – Credits: Amazon

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