Invasion, stagione 2: più fantascienza, meno suspense. La recensione

Il 23 agosto torna su Apple TV+ Invasion, la serie sci-fi dai produttori di The Martian. Dopo una prima stagione brillante, l’originale Apple creato da Simon Kinberg e David Weil è chiamato a confermarsi nei 10 nuovi episodi.

Li abbiamo visti in anteprima e ve ne parliamo, senza spoiler, dopo il trailer.

La seconda stagione di Invasion riprende pochi mesi dopo gli eventi del finale della prima, con gli alieni che intensificano i loro attacchi in una guerra totale contro gli umani, i quali intanto cercano di trovare risposte studiando i resti extraterrestri e investigando sulle persone scomparse.

Meno azione ma più fantascienza, con una buona dose di suspense e tensione che già avevano caratterizzato il primo ciclo di episodi. È questo, in breve, la nuova stagione del sci-fi di Apple, che non affonda ancora il colpo con le invasioni e le guerre aliene, ma offre al pubblico un arco narrativo in cui si vuole prima studiare gli extraterrestri – per quanto possibile – e provare a comunicare con loro.

Non un brodo allungato, però, sia chiaro: nonostante non si tocchino i picchi di brillantezza del pre-invasione, la serie rimane molto interessante per come riesce a creare una narrazione su più prospettive – quelle dei vari personaggi situati in più parti del globo – attraverso cui portare avanti una storia orizzontale in grado di mischiare sci-fi e thriller, approfondendo al contempo il worldbuilding post-invasione.

I personaggi della serie, che nella prima stagione ci hanno mostrato l’invasione da prospettive differenti, diventano ora protagonisti attivi e provano a reagire alla venuta dallo spazio, ognuno con un proprio intento ma allo stesso tempo connesso agli altri.
I destini dell’umanità e della Terra sembrano essere nelle mani dei governi delle nazioni più potenti e dei magnati sparsi per il mondo, ma la vera chiave sono, inaspettatamente, i civili: da Mitsuki, che si era già messa in contatto con gli alieni prima della morte della sua Hinata, a Caspar, il quale con gli invasori era riuscito a creare un legame ancora più profondo; ma anche la dottoressa Aneesha e i suoi figli, in possesso di un oggetto in grado di ostacolare gli extraterrestri, e il coraggioso militare Trevante, che mai si è arreso all’avanzata nemica.

Con la prima invasione ormai alle spalle, Kinberg e Weil si affidano ai protagonisti per creare attorno a loro un nuovo arco narrativo in cui raccogliere i primi frutti degli indizi sparsi nella stagione dell’esordio, e, intanto, seminandone di nuovi, per rendere la storia generale ancor più ricca di sci-fi e mistery.
Manca, tuttavia, la componente action che i trailer avevano promesso – limitata a poche scene di combattimenti – e la stagione è decisamente più statica della prima, ma l’intento sembra essere quello di abbassare il ritmo narrativo per dare tregua allo spettatore e inserire nuovi elementi, così da arricchire la storia prima di rialzare i giri del motore raggiungendo nuovi picchi di suspense e adrenalina nella S3, come fa presagire il finale della seconda.

Voto stagione 2: 7+ (stagione 1: 8). La S1 convincerà gli amanti del genere sci-fi ma non gli spettatori in cerca di episodi intensi e adrenalinici.

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