Manifest, stagione 4: recensione in anteprima (senza spoiler)

Venerdì 4 novembre debutterà su Netflix la stagione 4 di Manifest, con la prima parte che sarà costituita da 10 episodi.
L’abbiamo vista in anteprima e ve ne parliamo, dopo il trailer, con una recensione senza spoiler.

La stagione 4 si apre due anni dopo l’omicidio di Grace. La famiglia Stone è ancora distrutta, soprattutto Ben (Josh Dallas), che continua a piangere la moglie e a cercare la figlia Eden, motivo per cui ha deciso di lasciare il comando della scialuppa a sua sorella Michaela (Melissa Roxburgh). Col governo che controlla tutti i movimenti dei passeggeri e la data di morte ormai prossima, una nuova scoperta sulle chiamate per mano dell’ormai cresciuto Cal darà nuova speranza ai viaggiatori del volo 828.

Nonostante il passaggio a Netflix, che ha salvato la serie dopo la cancellazione annunciata dal network statunitense NBC, la serie non si è snaturata, anzi ha beneficiato della lieve riduzione degli episodi (dai 13 della stagione 3 ai 10 della stagione 4 parte 1) evitando così di doversi dilungare ulteriormente, considerato che siamo ormai alle battute finali.

Manifest, stagione 4 – Cr. Netflix © 2022

A differenza dei cicli precedenti, al centro di questa ultima stagione c’è Cal, che ormai ha recuperato gli anni perduti a causa del volo 828. Essendo ora un teenager, gli autori hanno potuto costruire su di lui molte più dinamiche, non solo da un punto di vista degli avvenimenti, ma anche emotivamente. La parte 1 è infatti piuttosto incentrata sulla caratterizzazione di questo pseudo-nuovo personaggio, ben interpretato da Ty Doran, e dalle sue interazioni con gli altri protagonisti, in primis suo padre Ben e sua sorella Olive (Luna Blaise).

Manifest, stagione 4 – Cr. Peter Kramer/Netflix © 2022

Arrivati vicini alla conclusione, la trama di Manifest 4 parte 1 è più incalzante dei precedenti anni e ci mostra finalmente qualcosa di più del mistero che avvolge il volo 828, ma – eccezion fatta per le scene Cal-centriche – rimane troppo ancorata alla formula ormai ridondante delle chiamate che riportano in carreggiata i protagonisti, tra indizi e brutti presagi che si inseguono.
Buone le musiche scelte e le scenografie, meno bene gli effetti speciali, che per fortuna sono limitati a poche scene con esplosioni o creature mitologiche, come in passato.

Detto di Cal e della famiglia Stone in generale, parte della trama vede coinvolti anche Eagan (Ali Lopez-Sohaili) e Angelina (Holly Taylor), che come ci hanno abituati in passato mischiano le carte della storia, nel bene o nel male. Completano il cast protagonista della stagione 4 J.R. Ramirez (Jared), Parveen Kaur (Saanvi), Daryl Edwards (Robert Vance), Matt Long (Zeke) ed Ellen Tamaki (Drea), forse un po’ più marginali rispetto ai precedenti capitoli.

Manifest, stagione 4 – Cr. Netflix © 2022

La parte 1 della stagione 4, la prima sotto la sola guida di Netflix, mantiene la formula che ha finora contraddistinto Manifest e gioca con i personaggi per fare passi in avanti nella storia – ormai inesorabilmente vicina ai titoli di coda – mantenendo aperte alcune dinamiche per l’ultimo blocco di episodi in arrivo con la parte 2.
Se finora questa serie vi è piaciuta, preparatevi a un’altra stagione convincente, che aggiunge sicuramente qualcosa ai precedenti cicli di episodi.

Manifest stagione 4 parte 1 sarà disponibile a partire dalle ore 9 del mattino del 4 novembre, solo su Netflix, mentre la parte 2, che chiuderà definitivamente la serie, arriverà nella prima metà del 2023.

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Manifest, stagione 4 – Cr. Netflix © 2022

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