Venerdì 4 febbraio arriva su Prime Video l’intera prima stagione di Reacher, costituita da otto episodi e basata su Zona Pericolosa, il primo romanzo di Lee Child che ha reso celebre il personaggio Jack Reacher.
Questo adattamento è scritto dal nominato agli Emmy Awards Nick Santora (Scorpion, Prison Break), che qui riveste anche il ruolo di showrunner ed executive producer insieme a Lee Child, Don Granger e Scott Sullivan, David Ellison, Dana Goldberg e Bill Bost.
Abbiamo visto in anteprima la prima stagione e ve ne parliamo di seguito con una recensione senza spoiler.
La trama e la sceneggiatura
“Il militare Jack Reacher è appena tornato alla vita civile, è un girovago senza telefono e con sé porta il minimo indispensabile. Quando arriva nella cittadina di Margrave, in Georgia, trova una comunità alle prese con il suo primo omicidio in 20 anni. I poliziotti lo arrestano immediatamente poiché testimoni oculari affermano di averlo visto sulla scena del crimine. Mentre cerca di dimostrare la sua innocenza, inizia a emergere una radicata cospirazione, che potrà essere affrontata solo con la mente acuta di Reacher e le sue maniere forti. Una cosa è certa: hanno scelto la persona sbagliata a cui dare la colpa.”
Dopo i due film con protagonista Tom Cruise, ecco un nuovo adattamento su schermo della celebre saga letteraria di Jack Reacher, questa volta prodotto dallo streamer Amazon Prime Video.
Il vantaggio di puntare su una serie TV piuttosto che su di un film è chiaramente la durata complessiva del prodotto: gli otto episodi che compongono questo primo ciclo hanno permesso di adattare e sviluppare la storia includendo anche quei passaggi che in un’ora e mezza di pellicola verrebbero altrimenti tagliati. Ciò ha fatto sì che l’arco narrativo potesse trovare spazio per caratterizzare al meglio i personaggi e arricchire la storyline principale di sottotrame.
Tuttavia, questo valore aggiunto non sempre è stato sfruttato efficientemente e molti dei personaggi che avrebbero meritato più spazio sono stati sviluppati solo superficialmente, mentre in alcuni episodi troppo spazio è stato lasciato a scene filler, a scapito di un miglior focus sulla sfera thriller e investigativa della storia.
Fortunatamente, quel che non manca è l’azione, con lotte e sparatorie ben distribuite lungo la prima stagione, macchiate solo da alcuni cliché del genere, come ad esempio le tipiche risse immotivate scaturite al bancone di un bar. Nonostante ciò, se vi approcciate a questo Amazon Original in cerca di un titolo action-packed, non rimarrete delusi.
I personaggi
Alan Ritchson (Smallville, Titans) è Jack Reacher, affiancato da Malcolm Goodwin (iZombie) nel ruolo di Oscar Finlay, Willa Fitzgerald (Scream, The Goldfinch) nelle vesti di Roscoe Conklin, Kristin Kreuk (Smallville) nella parte di Charlie, Chris Webster (Most Dangerous Game) nei panni di KJ, Hugh Thompson (Blessed Stranger: After Flight 111) come interprete di Baker, Maria Sten (Swamp Thing) nel ruolo di Frances Neagley, Harvey Guillén (What We Do in the Shadows) nelle vesti di Jasper, Marc Bendavid (Dark Matter) nella parte di Hubble e Bruce McGill (My Cousin Vinny) nei panni del sindaco Teale.
Partiamo dal fulcro della serie, ovvero Jack Reacher: Alan Ritchson si è dimostrato perfetto nel ruolo del protagonista; burbero e spietato, ma anche sarcastico e premuroso quando serve, l’ex militare è il personaggio principale che si cerca in questo genere di serie. La chimica con la giovane agente Roscoe, inoltre, è credibile fin dalle prime scene, controbilanciato efficacemente dal più difficile rapporto col capitano Finlay. Fuori dal trio principale, stentano invece a dare un valore aggiunto i villain della storia, a cominciare da KJ (Chris Webster) e Kliner (Currie Graham), mentre tra i secondari ci hanno convinto Bruce McGill nei panni del sindaco Teale e Kristin Kreuk in quelli di Charlie. Da sottolineare anche l’apprezzata reunion di Smallville tra quest’ultima e Alan Ritchson, ai tempi rispettivamente Lana Lang e Aquaman.
Il nostro giudizio finale
“Buona la prima, ma….”
La stagione 1 di Reacher può essere considerata un buon adattamento del romanzo di Lee Child, nonostante le necessarie deviazioni creative dovute al medium differente.
Le scene di azione e la chimica tra i protagonisti tengono a galla tutta la prima metà della storia, caratterizzata da una sceneggiatura non proprio convincente – soprattutto per chi non ha familiarità col libro – e una scarsa componente thriller. Fortunatamente, le cose migliorano una volta arrivati agli episodi conclusivi, dove Nick Santora e il suo team hanno dato il meglio di sé. Il season finale, poi, è l’epilogo ideale che mette un punto alla storia tratta da Zona Pericolosa senza forzare alcun cliffhanger, mantenendo comunque aperte le porte a una seconda stagione che adatti un altro libro di Child.
La stagione 1 di Reacher sarà disponibile su Amazon Prime Video a partire dalle 9 del mattimo, con tutti gli otto episodi che la compongono. La guarderete? Venite a parlarne con noi su Facebook e Instagram.