Tutto chiede salvezza: Recensione (Spoiler Free) in anteprima della serie Neflix

Venerdì 14 ottobre 2022 arriva su Netflix Tutto chiede salvezza, una nuova serie italiana originale della piattaforma che vede protagonista Federico Cesari, noto ai fan dello streamer per Skam Italia.
I sette episodi inediti costituiscono l’adattamento mediale dell’omonimo romanzo autobiografico di Daniele Mencarelli, vincitore del Premio Strega Giovani del 2020.

Abbiamo partecipato alla conferenza stampa e abbiamo visto il dramedy in anteprima. Perciò, dopo il trailer ufficiale, ve ne parliamo in una recensione priva di spoiler.

Trama

Tutto chiede salvezza narra di una fetta della vita di Daniele, il protagonista della vicenda, il quale si ritrova ricoverato in ospedale, nel reparto di psichiatria, senza saperne il motivo. Scopre così di essere sottoposto a una settimana di TSO (Trattamento Sanitario Obbligatorio) per qualcosa che ha compiuto, ma che non riesce affatto a mettere a fuoco.
Il ventenne è costretto a stare in una camerata, circondato da estranei con evidenti problemi di salute mentale, che per questo motivo sente incredibilmente diversi dalla sua persona. Daniele è infatti in apparenza molto più equilibrato degli altri pazienti, così coloriti, così rumorosi, così estremi nei loro atteggiamenti.
Comincia in questo modo un viaggio forzato alla scoperta di se stesso e degli altri, viaggio che in fin dei conti pare essere alla scoperta della stessa natura.

Andrea Pennacchi, Federico Cesari, Vincenzo Crea, Lorenzo Renzi, Alessandro Pacioni, Vincenzo Nemolato
Cr. Andrea Miconi/Netflix © 2022

Dal romanzo alla serie

Nel comparto creativo del dramedy è coinvolto l’autore del volume, Daniele Mencarelli. E tale squadra è stata molto coesa, avvalorata e facilitata dalla libertà che Netflix notoriamente concede alle crew tecniche.
Il romanzo dal quale è tratta l’opera si sviluppa in sette giorni, i sette giorni di ricovero ai quali è obbligato Daniele. Per la serie è perciò stato scelto, in maniera funzionale, di dedicare a ogni giorno di TSO un episodio. Al loro interno, i punti cardine del libro sono stati di gran lunga rispettati, ma il prodotto seriale ha subito delle modifiche, più o meno lievi, affinché divenisse maggiormente spendibile e ancor più appetibile per il pubblico televisivo.
Ed ecco che la storia non è più ambientata negli anni Novanta, ma è contemporanea, con l’aggiunta dei social media e dell’importanza che i telefoni cellulari hanno ai giorni nostri. E ancora categorie prima marginalizzate fanno capolino negli spazi che gli competono, dotando di maggiore colore, figurato o meno, i personaggi del Mencarelli. E appare a sorpresa una fanciulla creata dalla penna della piattaforma e non da quella dello scrittore di romanzi e poesie. Il problema di salute mentale del Daniele dal volto di Cesari, inoltre, viene smussato, svuotato di alcune patologie approfondite sulla carta stampata, al fine di rendere più semplice e immediata a qualsiasi spettatore l’immedesimazione.

Lorenza Indovina, Federico Cesari. Cr. Andrea Pirrello/Netflix © 2022

La nostra opinione

Si è scelto, per la serie Original Local, uno stile dramedy. Affrontare un argomento quale la salute mentale in una serie di questa natura, che quindi unisce l’aspetto drammatico e quello comico, è rischioso. La salute mentale è infatti un tema incredibilmente delicato, la cui urgenza di rappresentazione è reale e profonda mai come oggi. Il pericolo che si presenta al cospetto dalla componente comedy è principlamente quello di sminuire l’importanza del soggetto prescelto di fronte alla voglia di far alzare gli angoli della bocca, e quello di rendere macchiettistici disturbi, patologie e situazioni. Tutto chiede salvezza però è riuscito a superare questo scoglio. Grazie al cast tecnico e a quello artistico in grado di gestire egregiamente la situazione, la nuova serie Netflix, aiutata da un romanzo sincero e viscerale poiché autobiografico, ben calibra le componenti necessarie per questo genere e, in tal modo, accompagna con coinvolgimento lo spettatore all’interno della fragilità umana senza rendere questo percorso troppo cupo e gravoso.

Federico Cesari. Cr. Andrea Miconi/Netflix © 2022

I sette episodi perciò fanno leva sull’empatia, addentrandosi, step by step, sempre di più all’interno delle sfaccettature della mente e sottolineando quanto il confine tra ciò che è percepita come normalità e ciò che invece è avvertito come disturbo sia in realtà labile.
Al tempo stesso, Tutto chiede salvezza mostra quanto sia delicato essere vicini a persone con problemi di salute mentale, senza avere gli strumenti e il distacco emotivo necessari per gestire al meglio la situazione. E sottolinea quanto il lavoro di cura sia duro. E quanto la malasanità, la cui esposizione concede degli espedienti narrativi forse un po’ estremizzati o forse fin troppo verosimili, non sia ancora sconfitta e rappresenti una falla davvero preoccupante.

Andrea Pennacchi. Cr. Andrea Miconi/Netflix © 2022

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